The Covid Show

Gigia continuava a rompermi le scatole con le sue solfe sulla sorella che non ne vuole sapere di starsene a casa in questo periodo di reclusione. Intanto la TV mandava in diretta il virus dei virologi che diceva il contrario del virus della sera prima.

«Il mondo è pieno di gente che campa di virus», mi ha detto. Le ho dato ragione. Per far passare una pubblicità di quelle che sborsano molto serviva un virologo che dicesse qualcosa di tosto sul virus, tipo: «Questo virus non è virale!». Ma doveva dirlo gridando, guardando la camera con gli occhi fuori dalle orbite.

Nel frattempo l’opposizione aveva deciso di dire il contrario di quello che diceva il governo, a prescindere dal virus.

«Tua sorella è un problema per te… e quindi ti rompe i coglioni, ci mancava solo il virus!», così le ho detto.

«Lei è convinta che dobbiamo acquisire l’immunità di gregge», mi ha detto.

«Io conosco solo l’istinto del gregge», le ho risposto, e l’ho buttata sul filosofico.

Forse Nietzsche c’entrava qualcosa, questa scienza dei fatti e delle certezze non aveva nulla di certo, i loro “fatti” erano stupidi e c’erano in giro solo interpretazioni. Chi interpretava meglio poteva conquistare il potere. La volontà di potenza, nel frattempo, diventava volontà d’impotenza.

Ma basta con la filosofia, se si esagera arriva la noia.

sempre In TV, però, mi hanno fatto notare che è impossibile mangiare un topo vivo, perché scappa

Intanto la TV mandava un programma dove si parlava di topi, dalla peste al Covid la colpa è sempre dei topi. Ma ero io che non avevo capito. Il concetto era un altro, siccome i cinesi mangiano i topi vivi nel caso della pandemia forse avevano mangiato un pipistrello vivo o, probabilmente, un serpente aveva mangiato un pipistrello vivo e, a sua volta, il cinese aveva mangiato il serpente, crudo. Sempre in TV, però, mi hanno fatto notare che è impossibile mangiare un topo vivo, perché scappa e si agita in modo tale che è praticamente impossibile ingoiarlo.

«La TV è diventata peggio del virus, mi sta corrodendo il cervello», ha aggiunto Gigia. Ma reclusi in casa è difficile spegnerla.

Poi ho cambiato canale e sono apparsi gli svedesi, piuttosto tranquilli, non si sono fatti prendere dal panico come noi. «Allora ha ragione mia sorella!», ha detto Gigia. «No – le ho risposto – vedi che lì magari ci sono altri tipi di virologi».

Comunque l’America è sempre l’America, tutta un’altra storia. Per combattere il virus si sono armati fino ai denti. Pistole, mitra bazooka. L’americano lo sa che quando c’è da combattere non ci sono santi, la guerra è guerra.